Silvia “Buongiorno Avvocato,
Il lavoro in nero del mio ex marito ci consentiva un tenore di vita medio alto, al momento della separazione ha lui dichiarato il suo reddito ufficiale, di conseguenza l’assegno di mantenimento per i nostri figli è irrisorio. Cosa posso fare?”
Avvocato Alessandro Premoli:
I redditi in nero dell’ex coniuge non contano ai fini del tenore di vita perché non si può avallare l’illecito.
I redditi non dichiarati non possono incidere sulla determinazione dell’assegno di mantenimento.
È quanto emerge da una recente sentenza, datata 24 ottobre 2016, del Tribunale di Milano.
Di conseguenza, i redditi non dichiarati, che il marito abbia conseguito, non possono incidere in alcun modo, sulla determinazione dell’assegno che il coniuge sia chiamato a corrispondere all’ex in seguito alla separazione.
La ratio della sentenza proveniente dal tribunale meneghino è la seguente: se l’evasione del coniuge comporta conseguenze sia a livello fiscale sia dal punto di vista penale, la stessa non viene considerata rilevante nel giudizio di separazione per la valutazione del tenore di vita goduto durante matrimonio: il giudice, infatti, non è in grado di avallare dei comportamenti illeciti come quello di fatti specie.
In un paese come l’Italia, flagellato dalla piaga dell’evasione fiscale, una tale sentenza farà sicuramente discutere e a lungo.